Ermicciolo-Abbadia San Salvatore

Itinerario Ermicciolo-Abbadia San Salvatore

Questo percorso di 13 chilometri collega la Sorgente dell’Ermicciolo, a Vivo d’Orcia, con il Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, due siti amiatini di notevole importanza storica e sociale. Il punto di partenza è la piccola chiesa situata in mezzo al bosco di Vivo d’Orcia, da qui inizia un sentiero abbastanza tecnico e che vale veramente la pena scoprire per via dei tanti punti d’interesse che si incontrano lungo il percorso. Boschi incontaminati, il piacere di camminare in silenzio e soprattutto la possibilità di imbattersi in maestosi massi, figli millenari di lontanissime eruzioni, come ad esempio è il Sasso de’ Merchi dove alcune incisioni attestano il confine tra la proprietà della Società Macchia Faggeta e quella dei Conti Cervini di Vivo d’Orcia. Oppure il Sasso della Culla che si incontra a metà percorso e che ospita una scultura dell’artista locale Giancarlo Baiocchi, detto il “Tacco”. Queste e molte altre sono storie di altre epoche giunte a noi grazie alla capacità delle genti di questa montagna di fare tesoro del passato e di conservarne tutti gli elementi. Non meno suggestive sono le sorgenti che i camminatori hanno la possibilità di incontrare lungo il percorso, come ad esempio Fonte Barbara, in prossimità del Primo Rifugio. Le fatiche di passaggi tecnici sono ampiamente ripagate da alcuni punti panoramici che per la loro bellezza lasciano senza fiato, uno su tutti il punto denominato “Pizzicatopi”. Qui, salendo su una pedana in legno che si affaccia spettacolarmente sul paesaggio a sud-est dell’Amiata, con lo sguardo è possibile raggiungere, nei giorni limpidi, i monti dell’Appenino Abruzzese. Faggete e castagneti sono gli ambienti che fin dai primi passi fanno da cornice a questo sentiero che, infine, offre anche l’occasione di imbattersi in originali esempi di architettura industriale, come l’importante ex sito minerario di Abbadia San Salvatore.