La Sorgente Burlana si trova nel territorio di Seggiano a circa 600 metri di altitudine e le operazioni di captazione delle acque iniziarono nel 1959. Grazie a una tubazione lunga 21,6 chilometri le acque zampillanti raggiungono un edificio disconnettore, si mischiano ad altre acque sorgive dell’Amiata e arrivano a Siena.

Le acque della Sorgente Burlana insieme a quelle delle sorgenti del fiume Ente nel comune di Arcidosso e dell’Ermicciolo nel comune di Castiglione d’Orcia, sono al servizio della città di Siena. I lavori per la ricerca di questa straordinaria polla e per la successiva captazione delle sue acque iniziarono nel 1959. Per i tecnici del comune di Siena era solo dal bacino dell’Amiata che si sarebbero potute captare acque sufficienti e di qualità adeguata da destinare alla città. Quindi si individuarono le 3 sorgenti che con una portata complessiva molto notevole avrebbero garantito risorsa sufficiente per le crescenti necessità idriche della città di Siena.

Durante la prima fase di lavori si presentarono una serie di imprevisti. Per ovviare ai problemi tecnici che si manifestarono durante lo scavo della sorgente, chiusa in un masso di trachite piena, peraltro soggetta a frane, venne costruita una galleria in cemento armato lunga 135 metri. È solo grazie a una tubazione con diametro variabile da 200 a 325 millimetri e lunga circa 21,6 chilometri che le cristalline acque che sgorgano da questa fonte naturale, oggi possono giungere al primo edificio disconnettore dei carichi e misuratore di portate, mescolarsi con altre acque sorgive dell’Amiata e arrivare finalmente alla città di Siena. Oggi nella parte esterna della sorgente è possibile fare una sosta e avvolti dal verde della natura ci si può rigenerare, ascoltando i mille suoni del bosco e decifrando gli infiniti profumi della vegetazione di montagna.